giovedì 5 dicembre 2013

FUNZIONAMENTO E FISICA

Telefono Meccanico
Il telefono meccanico è un telefono che trasmette il suono in modo meccanico, facendo vibrare la materia, ed è in grado di ricevere il suono così trasmesso. Il telefono meccanico genera quindi il suono nello stesso modo in cui viene generato in natura. Da un punto di vista storico, tra le tipologie di telefoni distinti per funzionamento di base, il telefono meccanico è la prima tipologia di telefono realizzata. Ciò non deve stupire in quanto l'uomo nel realizzare nuovi strumenti è spesso partito cercando di imitare la natura. Il telefono meccanico è però un telefono superato dal telefono elettrico in quanto non in grado di offrire la stessa efficienza e le stesse prestazioni. Telefoni meccanici oggi sono comunque prodotti come giocattoli per bambini o per esperimenti didattici in ambito scientifico. Un esempio di telefono meccanico è quello realizzato da Robert Hooke nel 1667.

Radiotelefono
Il radiotelefono è un telefono elettrico che trasmette il suono sotto forma di onde radio, ed è in grado di ricevere il suono così trasmesso. Sebbene comunemente utilizzato in ambitotecnico, il termine "radiotelefono" è scarsamente diffuso nel linguaggio comune dove invece sono preferiti termini più generici: per i radiotelefoni che permettono di scegliere una singolautenza telefonica con cui comunicare (come i radiotelefoni progettati per funzionare con le reti telefoniche mobili della rete telefonica generale), prevale l'uso del termine "telefono"; per i radiotelefoni che non permettono di scegliere una singola utenza telefonica con cui comunicare, prevale invece il termine "apparecchio radioricetrasmittente" (più spesso l'ellissi"radioricetrasmittente") o i termini ancora più generici "apparecchio ricetrasmittente" (più spesso l'ellissi "ricetrasmittente") e "apparecchio radio" (più spesso l'ellissi "radio").

Telefono Ottico
Il telefono ottico è un telefono che trasmette il suono sotto forma di luce visibileinfrarossa, o ultravioletta, ed è in grado di ricevere il suono così trasmesso. Un esempio di telefono ottico è il fotofono realizzato da Alexander Graham Bell nel 1880. Tale telefono ottico trasmette la luce in spazi aperti e liberi da ostacoli. Telefoni ottici che trasmettono la luce nellafibra ottica non sono mai stati proposti in commercio in quanto, relativamente ai costi di installazione della fibra ottica, non concorrenziali con i telefoni elettrici. Attualmente la fibra ottica è comunque ampiamente utilizzata nelle moderne reti telefoniche caratterizzate da un'ampia estensione (ad esempio nella rete telefonica generale), in particolare prevalentemente nelle tratte principali di tali reti. All'inizio di tali tratte il suono passa quindi dall'essere rappresentato in forma di onde elettromagnetiche a radiofrequenza, all'essere rappresentato in forma di luce. Al termine di tali tratte avviene invece l'opposto.


Il disco combinatore dei vecchi apparecchi telefonici era un ingegnoso dispositivo elettromeccanico. Quando, per comporre un numero telefonico, si faceva ruotare il disco mobile e poi si sollevava il dito dal foro, una molla riportava il disco nella posizione iniziale; il disco, ruotando in senso antiorario, apriva un commutatore elettrico per un numero di volte corrispondenti alla cifra desiderata (lo 0 causava 10 aperture del commutatore). Il risultato era il passaggio di un certo numero di impulsi di corrente elettrica tra l’apparecchio telefonico e la centrale. Gli impulsi avevano la tensione fornita dalla centrale, di solito 50 volt, e duravano circa 45 millisecondi. Le apparecchiature della centrale contavano gli impulsi per determinare quale numero fosse stato composto.




Il sistema a impulsi elettrici era ideale per controllare i selettori passo-passo usati nelle prime centrali automatiche; tuttavia, i dischi combinatori elettromeccanici necessitavano spesso di riparazioni costose e rendevano lenta la composizione dei numeri, specialmente quando era necessario comporre una lunga serie di cifre. L’introduzione dei transistor ha reso possibile la realizzazione di un sistema di composizione dei numeri basato sulla trasmissione di segnali di frequenza diversa, relativamente poco intensi. In questo sistema, detto a multifrequenza, ogni tasto controlla l’invio di due frequenze. La maggior parte dei telefoni attuali, in luogo del disco combinatore, dispone di una tastiera di selezione. Poiché in alcune aree vi sono ancora linee sulle quali i segnali a multifrequenza non sono accettati, i telefoni a tastiera sono di solito dotati di un commutatore tramite il quale si può fare in modo che l’apparecchio invii impulsi elettrici, anziché toni di frequenza diversa.



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